La Displasia congenita dell’anca
“Una Diagnosi Precoce per una migliore qualità della vita di vostro figlio.”
La Dottoressa Mariella Pancari, medico-radiologo, da anni esegue l’ecografia alle anche dei neonati per la diagnosi precoce della displasia (deformità) congenita.
Abbiamo posto alla Dottoressa alcune domande per illustrare l’importanza di questa metodica.
I: “Dott.ssa, cos’è la displasia congenita dell’anca?”
M.P: “La displasia congenita dell’anca è una deformità articolare che comprende varie anomalie di sviluppo e di conformazione dell’articolazione coxofemorale (tra femore e bacino) con modifiche dei normali rapporti articolari e, nei casi estremamente gravi, con lussazione (uscita dalla normale sede e mal posizione) dell’articolazione stessa con conseguente differenza di lunghezza degli arti e zoppia grave.”
I: “Quali sono le cause?”
M.P: “La causa della displasia non è chiara. Le ipotesi più accreditate parlano di anomala posizione assunta dal feto in gravidanza, familiarità, presenza di piede torto congenito(deformazione della caviglia) oligo o polidramnios (rispettivamente liquido amniotico scarso e liquido amniotico abbondante) in gravidanza.”
I: “Quando va eseguita l’indagine?”
M.P: “Va eseguita in un età compresa da un minimo di 2 mesi e mezzo e un massimo di 3 mesi. È importante rispettare questo intervallo di tempo poichè prima dei 45 giorni di vita la maggior parte delle anomalie eventualmente presenti sono suscettibili di guarigione spontanea, quindi si rischia di diagnosticare un problema che poi si risolve da sé; è bene altresì non rimandare troppo l’esame perchè a 3 mesi l’anca deve risultare normale ed una eventuale lussazione richiede una diagnosi ed un trattamento precoci.”
I: “Come si diagnostica?”
M.P: “Il miglior metodo diagnostico è rappresentato dall’ecografia dell’articolazione coxo-femorale secondo Graf (medico austriaco che introdusse l’uso degli ultrasuoni nello studio delle anche dei lattanti). L’esame è innocuo e ripetibile con facilità e velocità ma, come tutte le ecografie, va eseguito solo da personale esperto ed altamente specializzato nella tecnica.Consiste nell’osservazione e descrizione di tutte le caratteristiche anatomiche dell’articolazione tra femore e bacino così da valutare il prima possibile le anomalie che portano all’eventuale scivolamento della testa del femore al di fuori della normale posizione articolare”
I: “Chi esegue l’ecografia?”
M.P: “Il radiologo su indicazione del neonatologo, pediatra, l’ortopedico.”